Analisi di vulnerabilità sismica
L’analisi di vulnerabilità sismica e la valutazione degli edifici da sottoporre a verifiche tecniche sono finalizzate a determinare in modo oggettivo, attraverso l’attribuzione di un indicatore numerico univoco, la capacità delle strutture di sopportare le azioni e le sollecitazioni causate da un evento sismico. Questo tipo di indagine è fondamentale per determinare e comprendere quanto un edificio è sensibile alle azioni indotte dal sisma e consente inoltre di identificare le zone di maggiore criticità sulle quali intervenire in modo mirato con opere di miglioramento e adeguamento. Il processo di verifica può essere descritto dalle seguenti attività:
- L’analisi storico-critica della documentazione tecnica in possesso e degli atti di fabbrica della costruzione
- Il rilievo strutturale e l’esecuzione di controlli non distruttivi per determinare il minor disturbo all’utilizzo del fabbricato
- L’esecuzione di analisi numeriche con differenti metodi di calcolo strutturale in base alla complessità e tipologia del fabbricato
- La determinazione degli indicatori di rischio sismico e l’individuazione – attraverso elaborati grafici – di una chiara interpretazione delle zone maggiormente critiche
- L’eventuale progetto degli interventi di miglioramento e adeguamento sismico
L’analisi di vulnerabilità sismica degli edifici esistenti è disciplinata dall’Ordinanza P.c.m. 20 marzo 2003 n. 3274 e dal d.d.u.o. 21 novembre 2003 n. 19904 di Regione Lombardia ed è eseguita nel rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 17 gennaio 2018). Al termine del processo di verifica viene redatto un report di sintesi contenente i dati necessari da trasmettere al Dipartimento della Protezione Civile e al catasto dell’Edilizia Scolastica, utilizzabili nella compilazione delle richieste di fondi per il miglioramento sismico dei fabbricati (Bandi PNRR).