Verifiche di operatività e transitabilità di ponti e viadotti
Le verifiche di operatività e transitabilità dei ponti e viadotti esistenti sono processi cruciali per garantire la sicurezza e la funzionalità delle infrastrutture stradali e ferroviarie, nonché la loro durabilità nel tempo. Le ispezioni vengono effettuate periodicamente per censire, identificare e mantenere monitorata l’evoluzione di complessi fenomeni di usura e degrado al fine di garantire l’utilizzo dell’opera in piena sicurezza e programmare nel tempo interventi di manutenzione e miglioramento dell’infrastruttura causando limitati disagi al traffico di persone e merci.
Tali attività sono disciplinate dalle Linee Guida redatte dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – dietro consulenza tecnica del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP) – e sono condotte attraverso un approccio multilivello, al termine del quale è possibile determinare se il ponte o il viadotto possa essere utilizzato con limitazioni di carico e/o geometriche oppure risulti già conforme a quanto previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni definite dal Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018.
L’approccio utilizzato si articola su più livelli di analisi del rischio, a partire dal censimento dei ponti e dei viadotti (Livello 0) e dall’ispezione visiva dell’area (Livello 1), per continuare con la determinazione della classe di attenzione dell’infrastruttura (Livello 2) sino alle verifiche di capacità portante (Livelli 3 e 4) comprendenti tutte le attività di diagnostica in sito, prove di carico statico, rilievi dinamici e monitoraggio strumentale programmato nel tempo, con lo scopo di assistere l’ente incaricato nella gestione e nella pianificazione degli interventi di manutenzione.