Introduzione alla misura incentivante
Il meccanismo di incentivazione noto come Conto Termico costituisce un’importante risorsa economica per le realtà produttive che desiderano ottimizzare le performance energetiche dei loro immobili e integrare tecnologie innovative per la generazione di calore mediante fonti alternative.
Con l’aggiornamento alla versione 3.0, il programma ha ampliato significativamente il suo raggio d’azione rispetto alla precedente edizione 2.0. La novità principale riguarda l’estensione dei benefici economici agli interventi di efficientamento energetico sugli edifici a uso commerciale e produttivo, mentre in passato le aziende potevano accedere agli incentivi solo in caso di sostituzione degli apparati impiantistici.
Un ulteriore elemento di innovazione è rappresentato dall’inclusione di tecnologie avanzate strategiche per le attività industriali, come l’installazione di pannelli solari fotovoltaici abbinati a batterie di accumulo e postazioni per la ricarica dei veicoli elettrici.
Chi può beneficiare degli incentivi
Definizione di impresa beneficiaria
Secondo la normativa vigente, per impresa si intende qualunque organizzazione che svolga un’attività di tipo economico, a prescindere dalla sua configurazione giuridica, dalle modalità con cui si finanzia e dagli obiettivi di profitto. Questa definizione comprende:
- Operatori artigianali e lavoratori autonomi
- Partnership commerciali e associazioni professionali attive economicamente
- Consorzi e raggruppamenti temporanei
- Società costituite per finalità specifiche
Non esistono limitazioni relative al settore merceologico né vincoli legati a particolari codici di attività economica. Anche le società di servizi energetici definite ESCo, Energy Service Company, possono accedere al meccanismo incentivante.
Limitazioni e requisiti ostativi
L’accesso al programma è tuttavia precluso alle seguenti categorie:
- Organizzazioni soggette alle cause di esclusione previste dalla normativa sugli appalti pubblici (articoli 94 e 95 del D.Lgs. 36/2023)
- Soggetti coinvolti in misure di prevenzione antimafia
- Aziende in condizioni di difficoltà economica
- Imprese destinatarie di ordini di restituzione di contributi dichiarati incompatibili dalla Commissione Europea
Adempimento preliminare obbligatorio
Prima dell’inizio dei lavori è indispensabile trasmettere una comunicazione preliminare contenente:
- Denominazione e caratteristiche dimensionali dell’azienda
- Pianificazione temporale del progetto
- Localizzazione dell’intervento
- Prospetto delle voci di spesa previste
- Natura del sostegno finanziario richiesto
- Quantificazione del contributo pubblico necessario
Categorie di intervento ammissibili
Tipologie di immobili interessati
Le aziende possono operare su due macro-categorie di edifici:
Edifici residenziali: comprendono tutte le abitazioni classificate con categoria catastale da A/1 ad A/7, oltre alla categoria A/11 per le abitazioni tipiche.
Edifici terziari: includono uffici privati (A/10), edifici pubblici e di uso collettivo (gruppo B), immobili commerciali e produttivi (gruppi C e D con alcune esclusioni), e strutture speciali (gruppo E con eccezioni specifiche).
Per gli immobili con destinazioni d’uso miste, la classificazione viene determinata in base alla ripartizione millesimale prevalente.
Interventi di efficientamento energetico ammessi
Gli interventi finanziabili per migliorare l’efficienza comprendono:
- Coibentazione delle strutture perimetrali dell’involucro riscaldato, eventualmente abbinata a ventilazione meccanica
- Rinnovamento dei serramenti e vetrate dell’involucro termico
- Implementazione di dispositivi oscuranti, frangisole e filtri solari su superfici vetrate orientate da est-sud-est a ovest
- Riqualificazione completa verso edifici a consumo energetico quasi nullo (NZEB)
- Ammodernamento dei sistemi di illuminazione interna ed esterna
- Integrazione di sistemi domotici per il controllo automatizzato degli impianti termici ed elettrici
- Predisposizione di infrastrutture per la ricarica di autoveicoli elettrici, se realizzate contestualmente alla sostituzione di caldaie con pompe di calore elettriche
- Installazione di moduli fotovoltaici con accumulo, se abbinata alla sostituzione di generatori termici con pompe di calore elettriche
Interventi per energie rinnovabili
Per quanto riguarda la produzione termica da fonti alternative, sono finanziabili:
- Sostituzione di vecchi generatori con pompe di calore (elettriche o a gas) che sfruttano fonti aerotermiche, geotermiche o idrotermiche
- Installazione di sistemi ibridi o bivalenti con pompa di calore
- Sostituzione di generatori con caldaie a biomassa, inclusi sistemi ibridi
- Implementazione di collettori solari termici per produzione di acqua calda sanitaria, integrazione al riscaldamento o solar cooling
- Cambio di scaldabagni elettrici o a gas con modelli a pompa di calore
- Allacciamento a reti di teleriscaldamento efficienti
- Installazione di microcogeneratori alimentati da fonti rinnovabili
Disposizioni particolari per il settore primario
Le aziende agricole e le imprese forestali godono di condizioni speciali: possono accedere agli incentivi non solo per la sostituzione ma anche per l’installazione ex novo di generatori a biomassa per il riscaldamento di serre, fabbricati rurali o per processi produttivi.
Nelle zone prive di rete metanifera, è possibile sostituire generatori GPL con caldaie a biomassa beneficiando di un moltiplicatore premiante pari a 1,5 sulle emissioni di polveri. Per le nuove installazioni è richiesta una certificazione ambientale di classe 5 stelle o superiore.
Entità economica degli incentivi
Percentuali di contribuzione
L’intensità dell’incentivo varia in base alla tipologia di intervento:
Per interventi di efficienza energetica:
- Percentuale base: 25% dei costi ammissibili
- Maggiorazioni possibili:
- +20% per piccole imprese, +10% per medie imprese
- +15% per interventi in aree assistite UE (art. 107.3.a) o +5% per altre zone assistite (art. 107.3.c)
- +15% se l’intervento determina un miglioramento prestazionale minimo del 40%
Per interventi con fonti rinnovabili:
- Percentuale base: 45% dei costi ammissibili
- Maggiorazioni: +20% per piccole imprese, +10% per medie imprese
- Percentuale massima raggiungibile: 65%
Limiti di spesa
- Tetto annuale complessivo: 150 milioni di euro
- Limite per singola impresa e intervento: 30 milioni di euro
Requisiti minimi di ammissibilità
Per gli interventi di efficientamento, è necessario garantire:
- Riduzione minima del 10% del fabbisogno di energia primaria per interventi singoli
- Riduzione minima del 20% per multi-interventi
La verifica avviene tramite Attestati di Prestazione Energetica (APE) redatti prima e dopo l’intervento.
Durata dell’erogazione
Gli incentivi vengono corrisposti in rate annuali costanti con durata variabile:
- 2 anni: per impianti fino a 35 kW e per alcune categorie specifiche
- 5 anni: per interventi sull’involucro, impianti di potenza superiore a 35 kW e trasformazioni NZEB
Diagnosi energetica e certificazione
Per interventi su edifici con impianti di riscaldamento di potenza pari o superiore a 200 kW, è obbligatorio allegare alla domanda:
- Diagnosi energetica preliminare
- Attestato di prestazione energetica post-intervento
Le spese professionali per questi documenti sono incentivate al 50%. Quando non obbligatorie, possono comunque rientrare tra le spese ammissibili.
Spese ammissibili
Per le imprese, i costi ammissibili corrispondono ai costi complessivi di investimento. Tuttavia:
- Per l’efficienza energetica, sono esclusi i costi non direttamente connessi al miglioramento prestazionale
- Per piccole e medie imprese, rientrano anche le spese per gli APE
- L’IVA non viene considerata nel calcolo dell’intensità di aiuto
È possibile cumulare questi incentivi con altri aiuti pubblici, purché riguardino costi diversi o, se coincidenti parzialmente, non si superino le intensità massime previste.
Modalità di richiesta
La presentazione della domanda avviene esclusivamente online attraverso il Portaltermico del GSE. Requisiti fondamentali:
- L’edificio deve essere esistente e dotato di impianto di climatizzazione invernale
- Il richiedente deve essere proprietario o titolare di diritti reali sull’immobile
- La domanda deve essere trasmessa entro 90 giorni dal completamento dei lavori
- Deve essere stata presentata la comunicazione preliminare prima dell’avvio dei lavori
Importante: Le imprese non possono accedere agli incentivi per apparecchiature alimentate da combustibili fossili, compreso il gas naturale.
Riferimenti normativi
Il decreto ministeriale 07/08/2025 del MASE, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025, è entrato in vigore il 27 dicembre 2025. Il GSE pubblicherà le regole applicative entro il 25 febbraio 2026.

