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sismabonus
Il Sismabonus è un’importante opportunità di detrazione fiscale per la riduzione del rischio sismico, che offre ai proprietari di immobili la possibilità di usufruire di benefici fiscali per la realizzazione di interventi antisismici. Questo strumento è di particolare rilevanza per gli edifici ubicati in zone a rischio sismico, poiché consente di migliorarne la sicurezza e la stabilità.

Sismabonus 2023: panoramica

Il Sismabonus 2023 rappresenta un’opportunità per i contribuenti che intendono effettuare interventi antisismici di ottenere una detrazione fiscale del 110% o di cedere il credito d’imposta a terzi. Questa agevolazione è stata introdotta con l’obiettivo di promuovere interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici e a ridurre il rischio sismico e può coprire una spesa fino a 96.000 euro.

Quali interventi antisismici sono ammissibili per detrazioni fiscali

Sono ammissibili per detrazioni fiscali una vasta gamma di interventi volti a ridurre il rischio sismico degli edifici, tra cui interventi di miglioramento sismico, interventi di demolizione e ricostruzione e interventi sugli edifici situati in zona sismica. Questa diversificazione dei tipi di intervento ammissibili offre la possibilità di adattare le misure di sicurezza alle specifiche esigenze di ciascun edificio, garantendo un’efficace protezione contro gli eventi sismici. Gli interventi ammessi per usufruire del Sismabonus riguardano la messa in sicurezza e la riduzione del rischio sismico degli edifici e, in generale, il miglioramento e adeguamento sismico. Sono ammessi interventi sulle coperture finalizzati all’aumento della capacità portante, alla riduzione del peso e ad altri miglioramenti strutturali. Sono ammessi anche interventi di riparazione e ripristino di elementi strutturali in muratura, cemento armato o acciaio finalizzati a questo scopo.

Variabilità della detrazione fiscale

La detrazione fiscale offerta varia in base al tipo di intervento effettuato:
  • se l’intervento non comporta il miglioramento della classe sismica la detrazione è del 50%.
  • Se invece sussiste il miglioramento di una classe sismica, la detrazione può arrivare al 70%/75%.
  • Se si migliora di due classi sismiche si può detrarre fino all’80%/85% della spesa.
  • Per gli interventi inclusi nel Superbonus la detrazione prevista è del 110%.

Modifiche legislative

La Legge di Bilancio 197/2022 ha prorogato la scadenza del Sismabonus al 31 dicembre 2024. Il Decreto 11/2023 ha introdotto restrizioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023.  

Quali interventi antisismici sono ammissibili per detrazioni fiscali

Sono ammissibili per detrazioni fiscali una vasta gamma di interventi volti a ridurre il rischio sismico degli edifici, tra cui interventi di miglioramento sismico, interventi di demolizione e ricostruzione e interventi sugli edifici situati in zona sismica. Questa diversificazione dei tipi di intervento ammissibili offre la possibilità di adattare le misure di sicurezza alle specifiche esigenze di ciascun edificio, garantendo un’efficace protezione contro gli eventi sismici.  

Super Sismabonus

I vantaggi del Super Sismabonus 110% per interventi antisismici

Il Superbonus 110% rappresenta un ulteriore incentivo per gli interventi antisismici, consentendo di ottenere una detrazione fiscale eccezionale che copre il 110% delle spese sostenute. Questo strumento offre notevoli vantaggi economici per la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico. Risparmio fiscale e incentivi per demolizione e ricostruzione Il Superbonus 110% offre un considerevole risparmio fiscale per interventi come la demolizione e la ricostruzione, contribuendo a promuovere la realizzazione di edifici più sicuri e conformi alle normative antisismiche. Questa opportunità favorisce il rinnovamento del patrimonio edilizio, favorendo la crescita della sicurezza e la riduzione del rischio sismico. Dettagli sugli interventi di miglioramento e ristrutturazione sismica Gli interventi di miglioramento e ristrutturazione sismica rientrano tra le tipologie ammesse per il Superbonus 110%, consentendo ai proprietari di immobili di beneficiare di detrazioni fiscali significative per la realizzazione di interventi finalizzati a migliorare la sicurezza e la stabilità degli edifici.

Percentuali di detrazione per il 2023

Detrazione dal 70% all’85% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024, nell’ambito del Superbonus.

Cosa aspettarsi dal Sismabonus dopo il 31 dicembre 2024

Dopo il 31 dicembre 2024, è importante valutare le prospettive e le possibili evoluzioni del Sismabonus, tenendo conto delle eventuali modifiche normative e delle disposizioni che potrebbero riguardare la detrazione fiscale per la riduzione del rischio sismico. Questo consentirà di pianificare al meglio interventi futuri e di adottare le strategie più idonee per beneficiare delle agevolazioni fiscali disponibili. Il sismabonus consente di detrarre dall’importo delle imposte dovute una percentuale della spesa sostenuta per interventi antisismici su immobili di tipo abitativo o ad uso non abitativo. La detrazione avviene in quote annuali di pari importo e può essere applicata sia a interventi di miglioramento che a interventi di demolizione e ricostruzione. Questo strumento rappresenta un’importante opportunità per migliorare la sicurezza degli edifici, contribuendo alla riduzione del rischio sismico. Dopo il periodo del Superbonus, le detrazioni varieranno in base al tipo di intervento e torneranno alle percentuali ordinarie, dall’85% al 50%, a seconda dei livelli di sicurezza dell’immobile.  

Limiti di spesa

La spesa massima ammissibile è di 96.000 euro per singola unità immobiliare. Per gli edifici condominiali, il limite è moltiplicato per il numero di unità e il tema merita di essere approfondito.

Edifici condominiali: considerazioni sulle parti comuni

Le parti comuni degli edifici condominiali rappresentano un’importante ambito di intervento per la riduzione del rischio sismico, in quanto la sicurezza dell’intero edificio dipende anche dallo stato di tali componenti. Per questo motivo, è fondamentale adottare interventi finalizzati alla messa in sicurezza delle parti comuni al fine di beneficiare dei vantaggi fiscali previsti. Detrazioni fiscali per interventi sui beni immobili di tipo abitativo Le detrazioni fiscali per interventi sulle parti comuni sono rivolte anche ai beni immobili adibiti ad uso abitativo, offrendo la possibilità di migliorare la sicurezza degli edifici condominiali e beneficiare di agevolazioni fiscali per la realizzazione degli interventi antisismici. Questo rappresenta un importante strumento per incentivare la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare. Circostanze specifiche per la detrazione fiscale di interventi sulle parti comuni La detrazione fiscale per interventi sulle parti comuni delle unità immobiliari prevede specifiche circostanze e requisiti da rispettare al fine di poter beneficiare di tali agevolazioni. È importante valutare attentamente le condizioni e le modalità di accesso ai benefici fiscali per garantire la corretta fruizione degli stessi.  

Incentivi aggiuntivi: limite di spesa elevato del 25%

Per gli interventi antisismici abbinati a lavori di riqualificazione energetica, la spesa massima per le detrazioni è di 136.000 euro per unità immobiliare. Vengono riconosciuti ulteriori incentivi per gli interventi antisismici effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali, nel caso in cui tali interventi siano combinati con lavori di riqualificazione energetica. Questi devono però riguardare almeno il 25% della superficie disperdente dell’edificio. Questa agevolazione viene riconosciuta su una spesa massima di 136.000 euro moltiplicata per le unità immobiliari dell’edificio. Se si passa aduna classe di rischio inferiore, la detrazione è dell’80% che può essere ripartita in 10 quote annuali. Se gli interventi permettono all’edificio di ottenere due classi di rischio inferiori, la detrazione arriva all’85%. Condizione essenziale è che per ottenere la detrazione, l’edificio deve essere ubicato nelle zone sismiche 1, 2 o 3 e che gli interventi devono riguardare in modo congiunto la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico.  

Cessione del credito e sconto in fattura

La cessione del credito rappresenta un’opportunità per ottenere benefici immediati derivanti dal sismabonus, consentendo di trasferire ad altri soggetti il diritto alla detrazione fiscale spettante per gli interventi antisismici. Questa possibilità offre vantaggi sia per i contribuenti che affrontano immediate esigenze finanziarie, sia per i soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione fiscale in tempi più rapidi, consentendo la realizzazione degli interventi in modo più agevole.

Come funziona la cessione del credito per il sismabonus

La cessione del credito per il sismabonus consente a chi ha sostenuto le spese per gli interventi antisismici di cedere a terzi il diritto alla detrazione fiscale spettante. Questo meccanismo offre la possibilità di ottenere tempestivamente liquidità, consentendo di finanziare in modo più agevole gli interventi di miglioramento sismico. È importante tenere presente che la possibilità di cessione del credito può rappresentare un’opportunità significativa per facilitare la realizzazione degli interventi, offrendo soluzioni finanziarie immediate.

Sconto in fattura: come ottenerlo con il sismabonus

La modalità dello sconto in fattura rappresenta un’opzione per ottenere benefici immediati derivanti dal sismabonus. Questa opportunità consente di ottenere uno sconto sul corrispettivo per gli interventi antisismici, offrendo un vantaggio economico diretto per chi ha sostenuto le spese. È fondamentale prestare attenzione ai requisiti e alle procedure per ottenere lo sconto in fattura e assicurarsi di ottenere tutti i documenti necessari per beneficiare di questa agevolazione.

Limiti della cessione del credito

La cessione del credito e lo sconto in fattura rimangono disponibili solo per gli interventi per i quali la richiesta di permesso di costruire è stata presentata entro il 16 febbraio 2023, secondo quanto disposto dal DL 11/2023 che ha limitato questa opzione. Per gli interventi avviati dopo questa data, è stata però introdotta la possibilità di ripartire l’importo in 10 rate annuali al posto delle 4 o 5 rate precedentemente previste per le comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023 non ancora utilizzate.  

Documentazione e conformità

Per ottenere la detrazione fiscale o il credito d’imposta derivante dal Sismabonus 2023, i contribuenti devono comunicare esclusivamente per via telematica disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate e inviare le relative comunicazioni alla stessa entro i termini stabiliti. Inoltre, è necessario attenersi alle disposizioni normative e fornire tutta la documentazione richiesta per la fruizione di tali benefici. È fondamentale compilare correttamente la documentazione e assicurarsi di ottenere tutti i necessari certificati di conformità e i documenti comprovanti la regolare esecuzione degli interventi rilasciati dagli specifici Ordini e Collegi professionali. Inoltre, è importante tenere presente che la classe di rischio dell’edificio in cui si intendono realizzare gli interventi può influenzare l’entità della detrazione fiscale ottenibile. Per utilizzare la cessione del credito è necessario che i pagamenti siano eseguiti mediante bonifici parlanti, specificando: causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.